Il grande faggio di Casera Costa Curta

Le vette che sovrastano Cison di Valmarino sono selvagge e di una bellezza unica. Rocce affioranti, rapaci che volteggiano, faggi secolari e mitici bivacchi che dominano la pianura.
Partiremo dal Passo San Boldo e, attraversando pascoli e boschi, assaporeremo tutto questo fino a raggiungere il Crodon del Gevero. Da qui faremo una deviazione verso Cima Vallon Scuro… per toccare il cielo con un dito! I panorami levano il fiato così come il silenzio di queste aspre vette, dominate dal camoscio, dai falchi e ora anche dal lupo.

Il percorso è ad anello ed il rientro avverrà su sentieri diversi, permettendo così di scoprire nuovi angoli di questi splendidi luoghi.

Alcuni tratti di sentiero sono un po’ esposti e richiedono passo sicuro

Escursione al panoramico Monte della Sporta

Escursione facile di sabato mattina con questa super panoramica camminata da Poggio San Romualdo al Monte della Sporta! Nelle ore del mattino, ci godremo i paesaggi di questo angolo di Marche posto tra Frasassi e il San Vicino, con viste sull’Appennino fino al mare.

 

 

Ritrovo: Poggio San Romualdo (AN), parcheggio presso il Ristorante Norma, ore 9.30

 

Punti di interesse: Panorami, Pascoli, Fioriture, Montagna.

Fine escursione: ore 12.30 ca.

Lunghezza: 8 km.

Dislivello: 200 m circa.

Difficoltà: turistico

Trasporto: mezzi propri

Punti acqua lungo il percorso: presenti

 

Quota escursione: 15 € (servizio guida ambientale)

Quota scontata: 10 € (fino a 14 anni)

 

Cosa portare (obbligatorio): scarpe comode con suola scolpita, mascherina, gel igienizzante a base alcolica, maglietta traspirante, giacca leggera o maglioncino, cappello, crema solare, acqua 1,5 litri, frutta secca e kway.

Ricambio da tenere in auto. Si consigliano bastoncini e macchina fotografica.

 

Nota COVID-19

– Durante l’escursione dovremo mantenere il distanziamento interpersonale di 2 metri e le mascherine pronte all’uso (non indossate durante la progressione ma solamente durante le soste ed in luoghi chiusi che non permettono la distanza di 2 m).

– Lavarsi le mani col gel igienizzante a base alcolica dopo aver toccato oggetti estranei.

– È vietato condividere cibi e bevande

– Nel rispetto delle misure di contenimento del contagio, se si accusano sintomi simil-influenzali (dolori diffusi, febbre, raffreddore, tosse), se si è entrati in contatto con persone affette da Covid-19 nelle ultime 2 settimane o se si è sottoposti alla misura della quarantena, non si potrà partecipare all’escursione.

– In caso di mancanza dei dispositivi di protezione interpersonale non si potrà partecipare all’escursione.

– Non è possibile fare il car-sharing se non per brevi tratti, pertanto il punto di ritrovo è direttamente sul luogo dell’escursione.

Alcune di queste note non valgono per i congiunti.

 

Prenotazione obbligatoria entro le ore 18.00 di venerdì 28 maggio.

L’escursione verrà confermata al raggiungimento di un numero minimo dei partecipanti.

Per informazioni e prenotazioni:

Niki (Guida Ambientale Escursionistica AIGAE): cell. 3286762576, e-mail: niki@passamontagna.org

Dania (Seni.galliaIncoming Tour Operator): cell. 3453965537, e-mail: touroperator@senigalliaincoming.it

Anello del Lieto e laghetto

L’escursione si svolge nel bellissimo Parco Nazionale dei Sibillini, al confine tra due regioni ricche di paesaggi e bellezze naturali: le Marche ed Umbria. Partiremo in direzione di Castelluccio, attraverso il Pian Perduto per poi risalire attraverso sentieri che attraversano prati in fiore, sorgenti, splendidi boschi. Una piccola sorpresa naturalistica allietera’ la nostra vista: ammireremo un piccolo, effimero laghetto formato dallo scioglimento delle nevi…uno spettacolo naturale molto meno conosciuto e blasonato ma proprio per questo attraente con una cornice naturale molto meditativa e rilassante.

📈DETTAGLI TECNICI & INFORMAZIONI
-Percorso ad anello
-Lunghezza totale 15 km
-Dislivello tot. cumulato 600mt
-⛰Livello E*⛰
-Durata 6 ore (soste incluse)

*( T=turistico, E= escursionistico,
EE= escursionistico per esperti

📌📌REQUISITO RICHIESTI📌📌 :
➡️Allenamento alla camminata in montagna anche su terreni diversi (detriti, pietre, ecc) e con una buona pendenza
➡️Buone condizioni fisiche e di salute.
➡️Non essere alle prime esperienze

🍔Il pranzo è al sacco.

🐕‍🦺CANI AMMESSI AL GUINZAGLIO
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🚗1° Ritrovo: ore 9
🌐 il link di Google Maps verra inviato il giorno prima dell’escursione, al momento della conferma della stessa da parte della Guida
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EQUIPAGGIAMENTO OBBLIGATORIO:
-Scarponi da Trekking Obbligatori🥾
-maglione pesante
-Kway/mantella
-berretto e guanti
-acqua (1-1,5 litri)
-snack, spuntini a proprio piacimento

EQUIPAGGIAMENTO FACOLTATIVO
-macchina fotografica📷
-bastoncini trekking consigliati
-ricambio da tenere in auto
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COME PARTECIPARE:
Contattare Massimo
☎️+39 3497254698 (anche tramite wup)
📧 bodotrek@gmail.com

Per partecipare è necessario comunicare:
-Nome, Cognome, Eta’
-Numero dei partecipanti
tramite wup, sms, o mail

(Non è sufficiente il PARTECIPERO’ su fb).

❗❗CHIUSURA ISCRIZIONI SABATO❗❗
28 MAGGIO

⏱ ORE 20⏱

𝐃𝐀𝐍𝐓𝐄, 𝐓𝐔𝐑𝐈𝐒𝐓𝐀 𝐄 𝐍𝐀𝐑𝐑𝐀𝐓𝐎𝐑𝐄 𝐈𝐍 𝐑𝐎𝐌𝐀𝐆𝐍𝐀

Venerdì 21 maggio – Rimini / Fiorenzuola / Gradara / San Leo

Ritrovo dei Signori Partecipanti alla stazione di Rimini alle ore 8:00, sistemazione in pullman e partenza in direzione del Parco Naturale del Monte San Bartolo in località Vallugola (PU).

Arrivo del gruppo e partenza per il trekking (km 4,5 ; dislivello + m 300): percorrendo un sentiero panoramico sulla falesia a picco sul mare (a 200 m slm) si giungerà fino al cosiddetto “tetto del Mondo”, dove si potrà godere di un panorama mozzafiato, per poi attraversare il borgo di Casteldimezzo ed arrivare fino a Fiorenzuola di Focara.

Proprio qui, a ridosso del campanile, è collocata la casa del fornaio del paese dove Dante fu in passato ospitato21

𝐃𝐀𝐍𝐓𝐄, 𝐓𝐔𝐑𝐈𝐒𝐓𝐀 𝐄 𝐍𝐀𝐑𝐑𝐀𝐓𝐎𝐑𝐄 𝐈𝐍 𝐑𝐎𝐌𝐀𝐆𝐍𝐀

Il sommo poeta amava molto, quando si trovava in nuovi luoghi, frequentare le botteghe degli artigiani, o siti dove si radunassero persone, per raccogliere notizie di cronaca quotidiana e aggiornarsi sulle ultime cose accadute nel tal posto. In questa casa il Poeta poté provare l’emozione delle forti folate di vento che sferzano il promontorio su cui sorge il castello e generano nel mare le più incredibili e pericolose correnti. E ci scrive il XXVIII canto dell’Inferno (85-90). Sosta per il pranzo a Fiorenzuola. Dopo pranzo partenza per Gradara. Visita con guida del borgo, nel cui castello sbocciò e si consumò il tragico amore di Paolo e Francesca, i cognati-amanti resi eterni da Dante nel V (79 – 138). Tempo libero per l’eventuale visita dell’interno del castello (facoltativa), trasferimento per San Leo (circa 1h e 15 di viaggio). Cena libera e pernottamento in hotel. 

𝐃𝐀𝐍𝐓𝐄, 𝐓𝐔𝐑𝐈𝐒𝐓𝐀 𝐄 𝐍𝐀𝐑𝐑𝐀𝐓𝐎𝐑𝐄 𝐈𝐍 𝐑𝐎𝐌𝐀𝐆𝐍𝐀

Sabato 22 maggio – Riserva Naturale di Onferno / San Leo

Ore 08:30 partenza per la Riserva Naturale Orientata di Onferno (Gemmano). Arrivo al centro visite della Riserva e partenza per il trekking (km 6,5, dislivello + 250). Sosta per il pranzo.

Nel primo pomeriggio visita delle grotte (durata 1h e ½ ca / ingresso da saldare sul posto € 10,00 pp). La tradizione vuole che Dante Alighieri, per la composizione del primo cantico, si sia ispirato alle grotte carsiche che si aprono sotto la rupe cui sorge l’abitato. Dopo la visita rientro a San Leo. Tempo a disposizione per la visita del borgo. Lo splendido castello del Montefeltro è celebrato da Dante nel IV canto (25 – 27) del purgatorio a proposito della difficoltà che egli trova nello scalarne la montagna. Cena libera e pernottamento in hotel.

Domenica 23 maggio – Casteldelci / Sant’Agata Feltria / Rimini

Dopo la prima colazione partenza da San Leo per raggiungere Casteldelci. Partenza per il trekking (km 7, dislivello +/- 480 m) che ci permetterà di andare alla ricerca dei ruderi del Castello della Faggiola Nuova. Dante in questo castello ha soggiornato sicuramente una volta e forse anche più, ospite di Uguccione della Faggiola, potentissimo condottiero e capitando ventura. Nella tarda mattinata trasferimento a Sant’Agata Feltria. Tempo libero per il pranzo. Nel pomeriggio, visita del Teatro Mariani (ingresso gratuito), unico teatro in Italia rimasto costruito completamente il legno e delle fontane di Tonino Guerra, essendo Sant’Agata uno dei suoi “Luoghi dell’Anima”. Passeggiata fino ai piedi della Rocca del Fregoso. Nel tardo pomeriggio, inizio del viaggio di rientro in pullman verso i luoghi di partenza.

Trekking – Dante, turista e narratore in Romagna

Sentiero dello Spirito: alla scoperta dei 3 Eremi

Cammino spirituale che tanto sembrano tornati in voga negli ultimi anni. Luoghi di meditazione, percorsi alla ricerca di se stessi dove perdersi e ritrovarsi. La nostra proposta vi porterà a visitare quelli che furono i luoghi di culto inseriti nella Charta Peregrini, più cari a Pietro da Morrone. Il futuro Papa Celestino V scelse proprio le isolate montagne della Majella per il suo percorso di fede e contemplazione.

Con partenza dall’incantevole Borgo di Decontra di Caramanico Termeper i Tholos della Valle Giumentina.

Prima tappa l’Eremo di San Bartolomeo di Legio, ubicato a mezza costa, sul versante a solatio del Vallone di S. Spirito, è costruito sotto un ampio tetto di roccia. All’interno della chiesa, sotto una pietra squadrata, vi è una piccola risorgenza d’acqua. È l’acqua di s. Bartolomeo, dalle proprietà taumaturgiche, che viene raccolta con un cucchiaio e mescolata con l’acqua di una sorgente sul lato destro del sottostante torrente Capo la Vena.

Seconda tappa Eremo di Santo Spirito articolato complesso di edifici addossati ad una parete rocciosa. La parte bassa comprende la chiesa, la sagrestia ed un settore abitativo. Nel 1246 vi dimorò Pietro da Morrone, il futuro Papa Celestino V, che ristrutturò l’eremo e vi costruì l’oratorio ed una prima cella, seguiti da un secondo oratorio ed altre celle al crescere della comunità. Su richiesta di Pietro da Morrone, Papa Urbano IV fece incorporare i monaci dell’eremo nell’Ordine di San Benedetto e nel 1278 all’eremo venne concessa l’autonomia ed il titolo di monastero.

Terza tappa l’Eremo di San Giovanni all’Orfento sicuramente il più suggestivo, la narrazione indica che in questo luogo Pietro da Morrone vi si ritirò per fuggire dai numerosi fedeli lo seguivano e lo veneravano, anche qui è evidente la simbiosi di quest’uomo con la natura.  L’Eremo adesso è costituito da 3 piccole stanze ma pare che intorno alla fine del 1.200 d.C., anni in cui vi visse Pietro l’Eremita, fosse più ampia grazie a delle costruzioni adiacenti. Particolare è l’ingresso tramite un camminamento scavato nella roccia che nell’ultimo tratto bisogna percorrere strisciando a terra per oltrepassare la roccia che fuoriesce.

L’anello si chiude scendendo da Piana Grande è uno degli altipiani di incredibile bellezza su cui si possa camminare. È un’ampia cresta che collega la Valle dell’Orfento e la Valle Santo Spirito con una bellissima vista su entrambe, offrendo agli escursionisti alcuni dei più bei panorami sulla Majella.

L’ escursione verrà svolta secondo i termini di legge per la sicurezza da COVID-19.