Capo Palinuro – Il nuovo libro sul promontorio della guida Ferdinando Ramondo

Un libro concepito da Ferdinando Ramondo per il turista/escursionista appassionato di natura e di escursionismo, sviluppato e pensato anche per diventare un valido ausilio formativo per le guide professioniste e capigruppo di associazioni escursionistiche che vogliono fare escursioni a Capo Palinuro, ottimo se viene utilizzato insieme alla carta dei sentieri di Capo Palinuro, costa degli Infreschi e Monte Bulgheria. Un concentrato di informazioni e fotografie racchiuse in un volume di 80 pagine su: geologia, botanica, flora, fauna e paesaggi del promontorio…

Per informazioni e contatti:

Ferdinando Ramondo

– cell. 3473802060

– email: nandoramondo@gmail.com

Una domenica diversa –

Ecco perché ci piace camminare.

La magia del bosco, i paesaggi mazzafiato, lo stare insieme ed il coinvolgere gli altri con la nostra passione si annullano quando ci si trova difronte alla loro speciale simpatia, al loro naturale spirito di fare gruppo coinvolgendoti in modo semplice e naturale.

Domenica siamo stati coinvolti, per il secondo anno consecutivo, dall’associazione Amar Down in una simpatica, emozionante e travolgente passeggiata nel Bosco delle Pianelle.

Tutti insieme, noi, i ragazzi e le loro famiglie, come un colorato e rumoroso fiume in piena, abbiamo invaso il bosco con la nostra allegria.

Pochi kilometri per apprezzare, per gustare il profumo ed i colori che il bosco ha in questo periodo.

Pochi kilometri per stare insieme, per scherzare, per gustarsi un pezzo di ciambella sotto un leccio secolare che sembrava volerci abbracciare tutti.

E vedere i loro volti contenti, sentire le loro voci felici, ti riporta a quella giusta dimensione umana che dovrebbe essere il solco della nostra vita quotidiana – e che gli impegni ed i problemi quotidiani ti fanno dimenticare.

Peccato per l’acquazzone – chiamiamolo pure diluvio – che si è scatenato a pochi metri dall’arrivo e che ci ha costretto ad un fuggi fuggi generale (soprattutto per proteggere i piccoli ospiti)

Grazie ad Alessandro Blasi di Iperport Taranto che ci ha fornito le magliette.

#terranostrahiking #ipersporttaranto 

Sopravvivenza: se ci si perde, cosa fare, come salvarsi, come comportarsi –

Regole generali su come comportarsi

Nella maggior parte dei casi ci si perde per questioni di disorganizzazione (l’idea di base dovrebbe difatti essere: prevenire piuttosto che curare). In luoghi “ostili” e/o lontani dalla civiltà è quindi sempre meglio fare in modo che:

Tutti siano puntuali ai ritrovi (se ci si allontana dal gruppo: avvisare sempre).

Ciascun componente del gruppo abbia qualcuno da sorvegliare. Senza esperienza non ci si trovi ad affrontare soli zone impervie. Se si viaggia in luoghi sconosciuti è sempre buona norma munirsi di bussola e kit di sopravvivenza. Il nostro occhio evidenzi dei riferimenti, magari lasciando dei segni riconoscibili (bastoni piantati, ecc.).

Vediamo ora cosa fare e cosa non fare mai in caso di smarrimento:

Se si è in gruppo è sempre meglio rimanere uniti, mai separarsi. Mai disperarsi, è controproducente: serve sempre una mente lucida per potersi salvare (se possibile infondere fiducia nei compagni scoraggiati). In zone fredde mantenersi sempre coperti e “caldi” (il movimento genera calore). Se possibile indossare qualcosa di visibile e chiaro, che attiri l’attenzione anche a distanza. Non mangiare/toccare niente di cui non si è più che certi. Stare a debita distanza da pericoli quali: corsi d’acqua (torrenti, laghi, ecc.), dirupi, terreni non stabili e animali.

 

Se c’è speranza che i soccorsi ci trovino in tempi ragionevoli

 Sopravvivere in questo caso equivale a rimanere caldi ed asciutti mentre si aspettano i soccorsi: 

Per prima cosa, appena ci accorgiamo di esserci dispersi, proviamo a chiamare e urlare con tutte le nostre forze (se ciò non dovesse avere esito positivo entro 10-15 minuti, smettiamo immediatamente e sediamoci per recuperare le energie). Stare in un posto fisso ed evitare di allontanarsi (i soccorsi e gli ultimi che ci hanno visti saranno facilitati nel ritrovarci). Trovare un posto sicuro e comodo per aspettare, l’attesa non ci spaventa (niente luoghi nascosti, meglio anzi optare per aree che garantiscano visuale, sicurezza e un riparo). In assenza di aree sicure approntare un riparo temporaneo.

 

Se siamo certi che nessuno ci troverà

 Memorizzare dei punti di riferimento il più possibile stabili (aiutandosi a memorizzare con la fantasia e/o lasciando segni).

Prendere una direzione (preferibilmente quella da cui siamo venuti e/o quella che ci sembra più corta) e seguirla senza cambiare mai (se ci si trova ad esempio in un bosco, seguendo questo metodo prima o poi se ne uscirà); in montagna ad esempio cercare di scendere a valle (in aree non ripide, dalle quali sia possibile fare eventualmente “retromarcia”). Orientarsi con i punti cardinali. Proseguire su sentieri e/o luoghi in cui troviamo segni di civiltà (oggetti, asfalto, luoghi abitati, ecc.). Mantenere un passo regolare: “lungo e ben disteso”. Di tanto in tanto riposarsi approfittando ad esempio della pausa per lasciare qualche segno che resista alle intemperie (una freccia, una scritta, ecc.). Mantenere un conteggio del tempo e dello spazio percorso (es. contando i passi e i movimenti del sole).

Il Nemico numero uno: la disidratazione –

Il Nemico numero uno: la disidratazione

 

L’acqua è fondamentale per qualsiasi essere vivente… ma cosa succede se rimaniamo a corto di acqua per troppo tempo e le previsioni meteo non ci salveranno la giornata? 

La disidratazione è una condizione patologica che si viene a creare nel momento in cui l’organismo è carente di acqua a motivo di una perdita eccessiva (diarrea, iperidrosi, ustioni, vomito, assunzione di farmaci diuretici o lassativi, abitudini dietetiche scorrette ecc.) oppure a causa di una insufficiente idratazione. Come è noto, l’acqua è il principale componente dell’organismo umano, l’acqua ne costituisce infatti circa il 65%, un dato ovviamente medio, dal momento che sono notevoli le variazioni individuali (a livello muscolare il contenuto di acqua è maggiore rispetto a quello della massa grassa); l’acqua è presente sia a livello intracellulare sia extracellulare sia intravascolare. Ulteriori approfondimenti sulle caratteristiche e sul ruolo dell’acqua sono reperibili nel nostro articolo a essa dedicato: L’acqua.

L’acqua viene eliminata dall’organismo attraverso varie forme, le più note sono le urine e il sudore, ma l’espulsione dell’urina e la sudorazione non sono gli unici processi attraverso i quali l’organismo umano elimina l’acqua. Ovviamente queste perdite di liquido devono essere necessariamente reintegrate, pena un non corretto funzionamento delle reazioni dell’organismo che, come sappiamo, avvengono tutte in soluzione acquosa. È cosa risaputa che non è possibile assicurare la sopravvivenza di un organismo se esso non viene rifornito di acqua per più di un certo numero di giorni. Un essere umano in condizioni di riposo e a una temperatura di circa 20 °C perde circa un 1 ml di acqua al minuto; in determinate condizioni (attività fisica, aumento della temperatura ecc.), soprattutto a motivo della sudorazione, la perdita per minuto può diventare molto più consistente (anche 25 ml al minuto).

Le tipologie di disidratazione

Vengono distinte tre tipologie di disidratazione:

disidratazione ipertonica
disidratazione isotonica
disidratazione ipotonica.
Si ha disidratazione ipertonica se l’introito di liquidi non consente di reintegrare efficacemente le perdite e si ha una maggiore eliminazione di acqua che di sali.
Si ha disidratazione isotonica quando l’organismo accusa una perdita di acqua e di sali minerali in proporzioni equilibrate; è il caso della disidratazione provocata da diarrea, vomito o sudorazioni particolarmente intense.
Si ha disidratazione ipotonica se, proporzionalmente, si perdono più sali che acqua; uno dei motivi di tale tipo di disidratazione è da ricercarsi nell’abuso di farmaci diuretici. La disidratazione ipotonica è molto pericolosa perché può causare iponatremia.

Sintomi e conseguenze della disidratazione

I sintomi di un quadro di disidratazione possono essere suddivisi secondo un quadro soggettivo e uno oggettivo. Tra i sintomi di tipo soggettivo rientrano

ansia
astenia
freddezza alle estremità
palpitazioni
vertigini
sete.
Tra i sintomi di tipo oggettivo ricordiamo:

ipotensione
ipovolemia
secchezza di cute e mucose
variazioni nel quadro elettrolitico.
La disidratazione può avere conseguenze molto serie. Un organismo che si sta disidratando risponde bloccando, o comunque limitando, il meccanismo della sudorazione; una reazione difensiva che tende a risparmiare il poco liquido ancora presente; la mancata sudorazione però porta a lungo andare a problematiche a livello di termoregolazione e può essere causa del cosiddetto colpo di calore. Un’altra seria conseguenza della disidratazione è l’ipovolemia, ovvero la diminuzione della volemia, il volume totale del sangue; in caso di ipovolemia, la circolazione sanguigna risulta alterata provocando un affaticamento cardiaco che, nei casi più gravi, può portare a un collasso cardiocircolatorio. Altre conseguenze possono essere l’iponatremia, disturbi gastrointestinali, allucinazioni, infarto ecc.

Kalabria Coast to Coast –

Levataccia notturna. Partenza da Crispiano alle ore 3:30 direzione San Vito sullo Jonio per partecipare al Kalabria Coast to Coast, evento organizzato da Kalabria Trekking.

Giornata climaticamente buona, sole e quel giusto venticello a rendere tutto più gradevole.

Caffè. Caffè. Come automi siamo scesi dal pulman alla ricerca di caffè.

Soddisfatti alle 8:30 partiamo per questa avventura.

I primi cinque kilometri si rivelano presto come una lunga ed interminabile salita che da una altezza di 405 mslm ci porta fino a 850 mslm con dislivello massimo di 446mt. Fatica, tanta fatica e sudore ma raggiungiamo il lago Acero, punto stabilito per il primo punto di sosta. Ciambelle, pane e miele, succhi e caffè per ristorarci nell'incantevole location del lago.

Sosta troppo lunga. Comunque ripartiamo immergendoci in una faggeta stupenda dove gli alberi dall'altro fusto si scagliano contro il cielo e, dopo 12km circa, raggiungiamo la cima del monte Coppari.

Secondo punto di sosta e pausa pranzo: ed è qui che diamo il meglio di noi tra polpette, panini, ciambelle e caffè (tutto certosinamente stipato negli zaini). Anche questa sosta troppo lunga.

Ripartiamo in direzione del lago Angitola, dove è prevista la terza sosta in avvicinamento a Pizzo.

Tratto brutalmente scoperto.

Brutalmente perché sono le 14:30, il sole fuori dalle nuvole picchia come un martello pneumatico, lo scirocco inizia a dare il meglio di se rendendo l'aria pesante e poi siamo fuori dal bosco. Break acqua.

Nota: grande lode va fatta allo staff di Kalabria Trekking che, oltre alla costante assistenza, non ci ha mai fatto mancare l'acqua.

Arrivo al lago. Mezz'ora di sosta. Succhi a profusione, via le scarpe e piedi al vento. Sosta troppo lunga: il sole inizia a tramontare ed il vento a salire…e quando sei sudato fino al midollo non è una bella cosa.

Si riparte, ultimi 10 km in direzione di Pizzo.

Entriamo nell'oasi del WWF costeggiando il lago ed è qui che inizia un'infernale salita lunga circa 5 km che affronto tenendo il passo degli altri Terranostrini e di chi ci è davanti.

Stanco. Sono stanco e il ritmo blando non fa altro che amplificare la stanchezza. Ho bisogno di allungare alzando il ritmo. Al termine del primo kilometro, approfittando di un buco nel gruppo che ci precede, parto aumentando bruscamente il passo. Con la coda dell'occhio vedo Michele che mi segue a ruota e spero che la stessa cosa abbiano fatto Tiziano e Rosa.

Scolliniamo e ci ritroviamo soli io e Michele; il sole è tramontato definitivamente ed il vento è aumentato. Siamo al buio, siamo sudati e non ci possiamo fermare.

Discesone finale che ci porta a Pizzo ed al termine di questa avventura.

Arrivo, ore 20:00.

Congratulazioni. Applausi. Attestato finale. Il bus che ci riporterà a casa è già pronto ed alla prima stazione di servizio una birra ghiacciata come Dio comanda quadra il cerchio di questa giornata fantastica nel modo più appropriato.

Dimenticavo: oltre agli "avanzi" del pranzo nel pulman ci aspettava la cena.

Beh! In conclusione… che dire? Grazie innanzitutto a chi ha fatto la strada con me ed a chi ha preferito starmi lontano, a chi ha riso e bestemmiato come me per trentacinque lunghi kilometri ed a chi invece inseguiva come un cagnolino la sua chimera, ai ragazzi ed a tutto lo staff di Kalabria Trekking per quello che hanno creato, realizzato e curato in tutti i particolari ed ultima, perché le persone importanti si citano per ultime e non perché me ne sono ricordato alla fine, un grazie grande più o meno così a Donatella per il come, il dove ed il quando ed il cuore che ci mette ogni volta.

#terranostrahiking 

Escursioni, spettacoli, esperienza outdoor allo Slow Travel Fest 2017 – 22/24 Settembre

Tre giorni di incontri, escursioni e iniziative dedicate agli amanti del turismo lento e dell’outdoor, per scoprire Monteriggioni e la Via Francigena attraverso arte, musica ed esperienze all’aria aperta. Da venerdì 22 a domenica 24 settembre ad Abbadia Isola, borgo a pochi passi da Monteriggioni, torna lo Slow Travel Fest, il festival del viaggio lento, a piedi e in bicicletta. La manifestazione, giunta alla terza edizione, è promossa e patrocinata da Comune di Monteriggioni e Regione Toscana, in collaborazione con Toscana Promozione Turistica, e organizzata da Ciclica.cc, Kindi, Andare a Zonzo e Movimento Lento. L’evento è stato presentato questa mattina, giovedì 14 settembre, a Firenze, nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Stefano Ciuoffo, assessore al turismo della Regione Toscana; Eraldo Ammannati, presidente Società A.D. 1213, in rappresentanza del Comune di Monteriggioni; Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica e Giancarlo Brunelli, direttore artistico di Slow Travel Fest e dell'agenzia Ciclica.

 

Lo Slow Travel Fest farà vivere l’esperienza della “scoperta del territorio”, tema dell’edizione 2017, grazie a numerose iniziative ed escursioni, con momenti outdoor dedicati ad appassionati di viaggio lento, settore in continua crescita sotto il profilo turistico ed economico, e di trekking tra luoghi e natura che arricchiscono lo storico borgo di Monteriggioni, Abbadia Isola e i loro dintorni.

 

L’apertura. Ad aprire la tre giorni sarà, per la prima volta, la Francigena Welcome Walk!, in programma venerdì 22 settembre con partenza alle ore 9.30 da San Gimignano alla volta di Abbadia Isola. Un percorso lungo 30 km alla scoperta di una delle tappe più suggestive della Via Francigena toscana per dare il via al ricco programma di incontri, arte, musica, natura ed escursioni lungo l’antica Strada di Sigerico e sulla Montagnola Senese, che è possibile consultare sul sito www.slowtravelfest.it/

 

Gli incontri. Il racconto, come nelle edizioni precedenti, torna fra i protagonisti della proposta culturale del festival con autori che hanno messo il cammino e il viaggio lento al centro della loro narrazione. La scoperta del wild e la riscoperta di Jack London andranno a ispirare lo spettacolo inaugurale con il reading di Davide Sapienza, scrittore, camminatore e viaggiatore, oltre che curatore e traduttore di testi come Il Richiamo della Foresta, Zanna Bianca e Martin Eden. Nella forma del racconto recitato, Davide Sapienza farà rivivere la figura di Jack London, il cantore della natura vissuta in prima persona e in assoluta libertà, con tutti i risvolti emozionati e crudeli che il wild può riservare.

La scoperta sarà, invece, il tema portante del contributo di Tiziano Fratus, autore de I Giganti Silenziosi (Bompiani, 2017) e della riedizione del Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli, 2017), che nell’incontro “Cercatori d’alberi” racconterà la vita monumentale dei testimoni vegetali della nostra storia, delle loro e delle nostre radici più profonde. Il giorno successivo, lo stesso Fratus affiancherà a questa presentazione un’esperienza all’alba nel bosco, con un’esplorazione in chiave meditativa che ha ispirato la sua ultima pubblicazione, Il sole che nessuno vede (Ediciclo, 2017).

 

Farà ritorno al festival nell’edizione 2017 anche Darinka Montico, blogger, fotografa, mondonauta e sognatrice che ha dedicato gli ultimi anni a viaggi a piedi e in bicicletta alla scoperta dell’Italia e alla ricerca della felicità degli italiani, vivendo esperienze raccolte in libri che sono diventati best seller sul web. Dopo un lungo viaggio che l’ha portata a viaggiare in diversi continenti, sarà allo Slow Travel Fest per raccontare il progetto The Never Ending Road, La Strada Infinita, il giro del mondo in bicicletta attraversando gli oceani in barca a vela.

 

Le escursioni. Ricco anche il programma di trekking alla scoperta della storia della Via Francigena, della biodiversità e della geologia della Montagnola Senese. Fra gli appuntamenti in programma, si segnalano l’escursione nella grotta Buca del Chiostraccio, ricca di sale, stalattiti e stalagmiti e dove sono stati ritrovati scheletri di Homo Sapiens di 15 mila anni e resti di Orso Spelaeus ancora più antichi; Monteriggioni “Underground”, con un trekking che offrirà suggestioni “sotterranee” diverse e poco conosciute, come l’attraversamento del Canale del Granduca, un tunnel settecentesco lungo più di due chilometri, e il passaggio dall’Eremo di San Leonardo, tesoro nascosto nel bosco che cela inaspettati affreschi, e Walk on the wild side, alla scoperta di un’insolita Montagnola Senese. Oltre alla grande varietà di trekking nella natura, il festival offrirà la possibilità di scoprire le valli circostanti e la Via Francigena con escursioni in bicicletta e a cavallo, sulle orme di antichi cavalieri e pellegrini.

 

Workshop, la novità dell’edizione 2017. La tre giorni dedicata al viaggio lento proporrà, per la prima volta, anche laboratori di scrittura, fotografia e illustrazione per raccontare un’esperienza di viaggio in maniera creativa, tramite taccuini, disegni e fotografie. A coinvolgere i partecipanti saranno il workshop di Visual Storytelling con Fabio Consoli, talentuoso illustratore e graphic designer di fama internazionale; le tecniche per catturare un’alba o un tramonto nel laboratorio del fotografo naturalista Valter Segnan e il workshop di Bushcrafting con l’esploratore Michael Bolognini, che insegnerà agli escursionisti le pratiche fondamentali per sopravvivere in aperta natura, in autonomia e sicurezza.

 

La musica. Lo Slow Travel Fest sarà animato, ancora una volta, anche dalla musica, con il talento fingerstyle del chitarrista Lorenzo Niccolini, l’accompagnamento di workshop animati dai TreTTempiFolk, musicati dall’Orchestrina del Progresso, e danze ispirate al ritmo della musica tradizionale. 

Tra gli appuntamenti da segnalare, anche il concerto finale di Fanfara Station, trio in grado di combinare elettronica, suoni da orchestra ottomana e ritmi nordafricani, e il dance party del musicista tunisino Marzouk Mejri e del trombettista americano Charles Ferris, grazie alle loop station usate per sovraincidere dal vivo sul palco gli strumenti, con il sound del Dj Ghiaccioli&Branzini.

 

Esperienze outdoor per la famiglia. Le attività del festival saranno anche a misura di bambino, per esplorare il territorio con tutta la famiglia attraverso gite a piedi e in bicicletta e partecipare a laboratori creativi su temi ambientali, come Mirabilia e Facciamo un albero!. Da non perdere, infine, la Caccia al tesoro della Francigena nascosto dal pellegrino Aldobrandino e il divertente Gioco dell’oca nella boscaglia con un dado gigante.

 

Un viaggio lento nell’isola che non c’è. I tre giorni dello Slow Travel Fest vedranno come fulcro centrale il complesso monumentale di Abbadia a Isola, che ospita anche un ostello per la sosta pellegrina sulla Via Francigena. Il borgo, poco distante dalle antiche mura di Monteriggioni citate da Dante Alighieri, è chiamato anche “l’isola che non c’è”, in quanto sorgeva anticamente ai margini di una palude e la sua abbazia, fondata nell’anno 1001 d.C., sembrava poggiare su un’isola.

 

Ospitalità. I partecipanti che vorranno vivere più giorni di eventi sul territorio potranno usufruire della rete di strutture ricettive presenti a Monteriggioni, dagli ostelli agli agriturismi fino ad alberghi e residenze d’epoca. Per informazioni e prenotazioni, è possibile consultare il sito www.slowtravelfest.it, nella sezione 'Ospitalità', e il sito di Monteriggioni Turismo, www.monteriggioniturismo.it oppure contattare l'Ufficio Turistico di Monteriggioni al numero 0577-304834.

 

Slow Travel Card. Lo Slow Travel Fest è aperto a tutti e alcune attività richiedono la prenotazione gratuita. La manifestazione propone anche la Slow Travel Card, che permette di accedere alle iniziative a pagamento usufruendo di sconti su ospitalità ed esperienze, quale contributo per il miglioramento dell’evento, e riserva ai possessori degli omaggi come la borraccia Slow Travel Fest. Per informazioni su agevolazioni e funzionalità, è possibile consultare il sito www.slowtravelfest.it.

 

DICHIARAZIONI

“Lo Slow Travel Fest – afferma Raffaella Senesi, sindaco di Monteriggioni – torna ad animare il nostro territorio e il borgo di Abbadia Isola con una terza edizione che, ancora una volta, si presenta ricca di iniziative per tutte le età e offre la possibilità, ad adulti e bambini, di scoprire la ricchezza paesaggistica, naturalistica, storica e artistica della nostra zona con forme di viaggio lento, a piedi, in bicicletta e a cavallo, insieme a incontri, laboratori e altri appuntamenti. Tutto questo rappresenta una grande opportunità di promozione e valorizzazione territoriale, dalla Via Francigena che tocca Monteriggioni alla Montagnola Senese fino ai dintorni del nostro Comune, e l’amministrazione comunale ha voluto investire risorse ed energie in questa direzione fin dalla prima edizione, nel 2015, insieme ai soggetti organizzatori e contando sul supporto della Regione Toscana, che ringrazio”.

 

“L’idea alla base del festival – afferma Giancarlo Brunelli, direttore artistico dello Slow Travel Fest – è quella di vivere un piccolo borgo molto speciale come Abbadia a Isola e di esplorare la natura di un territorio straordinario come la Montagnola senese. Il programma dei tre giorni comprende escursioni, esperienze outdoor, spettacoli e concerti che creano un clima di convivialità fra abitanti, artisti, appassionati di trekking e viaggiatori, unendo il pubblico locale a quello che viene da lontano. Da non dimenticare le guide, che la scorsa edizione hanno completato il loro corso di formazione come volontari al festival e quest’anno saranno coinvolte come guide ambientali certificate della Regione Toscana. Camminare tra colline e boschi, ballare nel chiostro oppure risvegliarsi nel borgo ha qualcosa di speciale e ci piace pensare che il territorio di Monteriggioni, già tappa fondamentale della Via Francigena, diventi in questi tre giorni la piccola capitale culturale di tutta l’antica Via.”

 

Contatti

Ciclica: Giancarlo Brunelli
Cell. 339-6520465

E-mail: brunelli@ciclica.cc

 

Ufficio stampa Comune di Monteriggioni: Veronica Becchi
Cell. 338-1909489
E-mail. Veronica.becchi@robespierreonline.it

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/slowtravelfest/

IV Edizione della staffetta "Da Francesco a Francesco" –

E' in partenza la staffetta “da Francesco a Francesco”, cammino di fede attraverso i luoghi francescani e la splendida natura del Centro Italia, che muoverà per questa IV edizione da Roma ad Assisi.

Il Cammino a tappe è promosso dall’Unpli, l’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, e si inserisce nel più ampio contesto dei Cammini Italiani http://www.camminitaliani.it/ , il progetto nato per preservare e valorizzare i percorsi presenti sul territorio nazionale.

La partenza è fissata alle ore 12.30 di domenica 17 Settembre, dopo l’Angelus di Papa Francesco, in Piazza San Pietro; l’arrivo ad Assisi previsto per il 4 Ottobre 2017.

Calendario: http://bit.ly/2ydiPX0

 

 

 

18ª Festa dell’Alpeggio – Valmalenco –

Da 18 anni la Festa dell'Alpeggio celebra riti, tradizioni e ambienti tipici della realtà alpina della Valmalenco. Ogni settembre a Chiareggio quando la leggera fragranza dei fiori alpestri lascia spazio ai profumi più intensi e speziati dell’autunno, i malgari e pastori danno inizio al rientro dall’alpeggio del bestiame. Chiareggio si anima di gente in attesa delle “regine” dell’alpe che corrono spinte dalle grida dei pastori verso i recinti. La transumanza diventa un’occasione di festa per tutti e anche quest'anno non mancheranno le iniziative in grado di suscitare l'interesse e l'apprezzamento dei turisti.

PROGRAMMA

Sabato 16 settembre 2017

Chiareggio – La Truna: mostra fotografica “Valmalenco mon amour” di Roberto Caccialanza.

Ore 8: La via degli alpeggi. Ritrovo in località Barchi ed escursione negli alpeggi della Valmalenco alla scoperta della produzione artigianale del formaggio d’alpe (prenotazione obbligatoria).

Dalle ore 10 Chiareggio: escursioni per bambini con i cavalli (attività a pagamento).

Dalle ore 14 Chiareggio: alpaca in trasferta passeggiate per i bambini (attività a pagamento).

Ore 17.30 Chiareggio – La Corte: dimostrazione dell’arte della mungitura. Latte appena munto, frittelle e dolci per tutti con gli alpeggiatori della valle. Esibizione del Coro San Biagio di Monza.

Ore 20 Chiesa in Valmalenco e Chiareggio: cena dell’alpeggiatore presso ristoranti e rifugi a menù convenzionato (prenotazione consigliata).

Ore 20:30 Chiareggio – Ristorante “ai Portoni”: cena degustazione “Cantine dei Giop”.

Ore 21 Chiesa Valmalenco – Cinema Bernina: “In…canto dall’alpe”. Concerto Coro Cai Valmalenco, Coro Armonie in voce e Coro San Biagio di Monza.

Ore 21:30 Chiareggio – La Corte: Storie intorno ai falò con thè e vin brulè.

Domenica 17 settembre 2017

Chiareggio – La Truna: mostra fotografica “Valmalenco mon amour” di Roberto Caccialanza.

Ore 8 a Chiareggio: ghiotta colazione dei rifugisti presso i rifugi Tartaglione, Ventina e Gerli-Porro.

Ore 9:30 Chiareggio – Chiesetta S. Anna: S. Messa con la partecipazione del Coro CAI Valmalenco.

Dalle ore 10:15 Chiareggio: mercatini del gusto, degustazioni di prodotti degli alpeggi; escursioni per bambini con i cavalli; alpaca in trasferta passeggiate per i bambini (attività a pagamento); laboratorio di costruzione aquiloni.

Ore 11:30 Chiareggio: l'arte del casaro. Dimostrazione, lavorazione e degustazione della cagliata.

Ore 12 Chiareggio: sfilata delle mandrie degli alpeggi.

Dalle ore 12.30 Chiareggio Piazza Rusca: premiazione della vacca meglio decorata a festa. Alpeggi di una volta XVI Festa del Scimut.  Premiazione del miglior produttore di Scimut cura dell’ONAF.

Ore 13 Chiesa in Valmalenco e Chiareggio: pranzo dell’alpeggiatore presso ristoranti e rifugi a menù convenzionato (prenotazione consigliata).

Dalle ore 15 Chiareggio: volano gli aquiloni nel cielo di Chiareggio.

E non dimenticate le promozioni in corso per soggiornare in Valmalenco: http://www.sondrioevalmalenco.it/01_promozioni/festa_alpeggio.html

 

Sondrio e Valmalenco, nel cuore della Valtellina, è un territorio caratterizzato da una natura selvaggia, ma generosa, incastonato tra le Alpi Orobiche e Retiche, tra cui svetta, con i suoi 4.050 metri, il pizzo Bernina. Regno della neve d'inverno con 50 km di piste da sci, uno snowpark e una sconfinata offerta di attività all'aria aperta, tra montagne bellissime e maestose, sa regalare una scenografia di colori, profumi e sapori che mutano ad ogni stagione. Non mancano bellezze naturali, artistiche, storiche e scenari unici, come i terrazzamenti vitati, sul versante retico dell'Adda, sui quali si producono pregiati vini che ben si accompagnano ai migliori prodotti della tradizione enogastronomica valtellinese.

Per ulteriori informazioni: www.sondrioevalmalenco.it

2a Camminata Un Po di Corsa –

SAN BENEDETTO PO – DOMENICA 17 SETTEMBRE 2017

2° CAMMINATA UN PO DI CORSA

(Attenzione abbiamo cambiato data rispetto al calendario Fiasp stampato a gennaio, la camminata è a settembre e non più in ottobre )

Manifestazione podistica ludico motoria a carattere internazionale aperta a tutti, valida per il concorso Nazionale FIASP” Piede Alato” e internazionale IVV Concorso Fedelta e Virgiliano C.T. FIASP MN MO RE 

Organizzazione : ASSOCIAZIONE IL SOGNO DI VASCO G.P UN PO DI CORSA

PERCORSI: 6-12 KM PERCORSO MISTO 

RITROVO: Piazza T. Folengo 46027 San Benedetto Po MN

PARTENZA: 8.30-9

RICONOSCIMENTO prodotto alimentare

RICONOSCIMENTO SPECIALE : cesti ai gruppi più numerosi

INFO E PRENOTAZIONI GRUPPI: Maurizio 333 3419687 Francesca 348 1695881

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/unpodicorsa/

Il paradiso dei ciclisti? Si chiama Bikeland ed è in Italia

l progetto è avviato da molti anni e ora inizia a dare i primi frutti. Siamo in un territorio molto conosciuto per il #Turismo montano, che sta avviando molti progetti a favore della bicicletta. Si parte dalla Val di Sole, in Trentino Alto Adige, che si conferma tra i territori che più stanno puntando sulla bike e mountain bike per passare dalle Dolomiti del Brenta fino a scendere al Lago di Garda.

        La Bike area più grande d'Europa

I numeri sono quelli di una grande sfida che si sta concretizzando: 1000 km di tracciati su sterrato per mountain bike, 100 km di pista ciclabile su asfalto in attesa della realizzazione della famosa Garda By Bike, tre Bike Park facilmente raggiungibili.

Continua a leggere: http://it.blastingnews.com/tempo-libero/2017/08/il-paradiso-dei-ciclisti-si-chiama-bikeland-ed-e-in-italia-001947673.html