La Scarpa del Diavolo e l’Antico Eremo

Imperdibile escursione tra le spettacolari forre del Rio Freddo, attraversando torrenti e tunnel fino ad arrivare alla Scarpa del Diavolo. Dopo un foto-stop , riprendiamo il cammino panoramico, verso l’eremo incastonato nelle vertiginose pareti di roccia calcarea.

Tipologia di escursione: Trekking
Difficoltà: EE ( Escursionisti Esperti)
Regione: Umbria
Luogo: Parco del Monte Cucco
Distanza: 15 Km
Dislivello: 700 metri
Costo: 15 euro (la quota comprende servizio guida e assicurazione RCT)
I programmi di escursione possono subire variazioni in funzione delle condizioni meteo-ambientali.

◾La guida che vi accompagnerà in escursione è Samuele Giancarlini associato AIGAE Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche

◾PARTECIPARE è FACILE
Chiama il 334 8302603 (anche whatsapp) oppure sniproad@gmail.com (scrivendo il nome dell’evento).

◾PUNTI DI RITROVO
Ore 6:50 presso “Centro Congressi Quattro Torri” . Verranno organizzati altri punti di ritrovo in base alla provenienza dei partecipanti e comunicati tramite whatsapp.

Monte Lupone, dal Campo di Segni

I Monti Lepini sono un vero gioiello della natura del Lazio. Pur non essendo parco naturale il progressivo spopolamento dell’area ha reso questa zona particolarmente selvaggia. Le splendide faggete si alternano a paesaggi rocciosi e brulli in prossimità delle vette. La vicinanza con il mare (spesso visibile in stupende terrazze panoramiche naturali) ha mitigato il clima, dando vita ad un eccezionale connubio tra vegetazione montana e mediterranea.

Tantissime le specie vegetali endemiche (comem le numerose orchidee selvatiche). In questo tripudio di vita e di colori, la presenza della fauna è assolutamente di primordine, dagli animali più comunoi (tasso, volpe, istrice, faina) a presenze ben più rare, come l’ormai storica presenza del lupo, e la Rosalia Alpina, raro insetto dai colori sgargianti che qui trova il suo habitat ideale. Il tutto mentre nel cielo disegnano meravigliose traiettorie alcuni dei rapaci più interessanti del Lazio intero (poiane, falchi).

La vicinanza con Roma ha garantito ai Lepini un’antichissima frequentazione ed una continuità abitativa che ha permesso stratificazioni di millenni sia nei centri urbani, sia in luoghi remoti e poco accessibili. Ovunque su questi monti si respira storia e natura. Tradizioni ancestrali e paesaggi mozzafiato ne fanno il luogo ideale per affascinanti escursioni.

Escursione tra le più classiche dei Monti Lepini, soprattutto perché affascinante in ogni stagione. La salita a Monte Lupone (1378 m) ci permette di attraversare una delle più belle faggete dei Monti Lepini, un ecosistema unico ed ancora inalterato dove la fusione tra il verde degli alberi ed il grigio delle rocce regala momenti di autentica meraviglia e di incomparabile serenità.

Attraverso il Campo di Segni, altopiano sul quale le attività umane di pastorizia e allevamento proseguono praticamente inalterate da tempi antichissimi, ci inoltreremo attraverso valloni e canali verso la cima. L’ambiente in questa zona è imponente. A grandi formazioni rocciose si alternano boschi stupendi. Il pranzo sulla vetta è sempre un’occasione per riposare e ammirare il panorama circostante. Anche nelle giornate meno limpide, l’atmosfera di questi boschi sa essere suggestiva, immergendoci in un ambiente fiabesco e misterioso.

Natale in Abruzzo con base a Pescara

Quest’anno ACER propone ai propri soci che vogliono passare il Natale in compagnia, 3 giorni in Abruzzo. Con base a Pescara faremo 3 escursioni medio-facili vicino alla costa per ammirare il mare adriatico, e l’incantevole entroterra ricco di testimonianze e bellezze architettoniche.

Tanti i posti da vedere e le escursioni da fare subordiniate alla situazione climatica: un trekking da Popoli al centro faunistico del lupo, trekking urbano a Pescara, la costa dei trabucchi, oppure gli eremi della Maiella di San Bartolomeo e Santo spirito, da vedere se abbiamo tempo: Atri e i sui calanchi; Pineto; Città Sant’Angelo classificato da Forbes, tra i 10 migliori posti al mondo; Francavilla; Ortona; le città di Chieti con l’interessante museo Nazionale, e tanti altri posti interessanti per camminare che valuteremo sul posto insieme al gruppo.

Il programma è puramente indicativo, sono possibili modifiche o variazioni. I posti sono limitati prenotate per tempo, per non correre il rischio di non trovare posto. Le prenotazioni verranno chiuse appena si raggiungerà il numero massimo di persone previste.

La gita sociale è riservata ai soci in regola con il tesseramento

Tessera FederTrek: obbligatoria: € 15, € 5 minori – N.B. si ricorda ai partecipanti che è obbligatoria l’esibizione della tessera e la trascrizione del numero.

Contributo associativo di partecipazione alla gita sociale: € 24 per nr 3 gite

Cassa comune(*):min. € 171 a seconda del numero dei partecipanti: pernotto in stanze doppie (supplemento singola 30€), colazione a buffet, Cenone della Vigilia (24 dicembre) con menù di pesce (4 portate), Cena con menù a scelta (3 portate) tipico Abruzzese, bevande, cestino per il pranzo, percorso sensoriale presso il Centro benessere dell’Hotel (Sauna, bagno turco, area relax, ecc.), Sconto del 10% su tutti i trattamenti estetici extra, spese organizzative e amministrative. Sono escluse: Kit cortesia a persona: € 5,00 (accappatoio e telo), biglietti visite museali, spese extra non menzionate, altro da definire.

Prenotazioni: Per partecipare occorre versare, un anticipo di 80 €, in contanti, oppure a mezzo bonifico Bancario contattando l’accompagnatore.

Appuntamento: Martedì 24 Dicembre, ore 8,30 davanti al bar “Antico Casello”, di fronte alla Stazione della Metro B “Rebibbia”. Per altri appuntamenti contattare l’accompagnatore.

Trasferimento(**): Auto proprie (il proprietario dell’automobile utilizzata per i trasferimenti non partecipa alle spese di benzina e pedaggio autostradale).

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

AEV Mario Galassi 339 1177868

Sul Monte Pellecchia alla ricerca del C45

Il Monte Pellecchia, alto 1369 mt, è la cima più alta dei Monti Lucretili, catena montuosa del Subappennino laziale formata da rocce carbonatiche e calcari marnosi risalenti a circa 200 milioni di anni fa.

Partendo da Monteflavio attraverso una bellissima pineta percorreremo la via della neve che congiungeva le aree montane con la Salaria fino ad arrivare a Roma, permettendo il commercio della neve, attività cardine dell’economia locale durata fino al secolo XVIII .

Uscendo dalla faggeta , dopo una breve salita, arriveremo sulla sommità del monte dove una croce una targa e uno spezzone di elica ricordano la tragedia aerea avvenuta nel 1960.

Da Pizzo Pellecchia, splendida terrazza dalla quale possiamo ammirare tutto il gruppo del Gran Sasso, prenderemo la strada del ritorno sulla quale troveremo i resti dell’aereo dell’AM Beechcraft C45 EXPEDITER.

Escursione RNO Monte Gallo e Bauso Rosso

LA RISERVA NATURALE ORIENTATA CAPO GALLO è la naturale chiusura settentrionale del complesso di monti che delimita la Conca d’Oro. Capo Gallo s’innalza, con una serie di falesie a picco sul mare, a Nord e, con ripidi pendii, a Sud, a chiudere la suggestiva baia di Mondello, così fungendo da contraltare a Monte Pellegrino che si erge più a meridione.

Il rilievo calcareo di Capo Gallo costituisce uno degli esempi più suggestivi di paesaggio carsico sul mare, per la serie di falesie strapiombanti e il suo profilo a spigoli acuti che marca la separazione tra terra e mare con linee rette e taglienti. Ma, se l’aspetto paesaggistico costituisce uno degli elementi più immediatamente percepibili del rilievo, quello scientifico è da considerarsi parimenti di notevole valore sia dal punito di vista geologico, sia per la flora e la fauna presenti, sia ancora, per Il patrimonio archeologico che custodisce.

L’area, inserita nella lista dei Siti di interesse comunitario (SIC), è stata, perciò, opportunamente protetta con l’istituzione della Riserva naturale orientata (2001), estesa complessivamente  583 ettari, relativamente al rilievo, e dell’Area marina protetta (2002), che interessa Il tratto di mare compreso tra Capo Gallo stesso e la prospiciente Isola delle Femmine. La gestione della riserva terrestre è a cura dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali.

Lasciate le auto presso la via Tolomea, a Mondello paese, ci si reca in ripida salita ma su strada prima asfaltata e poi acciottolata, presso l’ ingresso da cancello forestale a inizio riserva. Si può osservare alla destra la straordinaria falesia del Bauso Rosso.

Quindi si imbocca il sentiero sovrastante il Bauso Rosso, che, serpeggiando tra la macchia mediterranea e la riforestazione a pino, leccio, lentisco e olivastro, arriva prima al Piano dello Stinco e quindi al Semaforo costeggiando tutto il versante lato mare, all’interno della ZONA A di riserva.

Il Bauso Rosso, foto sopra, è una bellissima falesia, una tra le via d’arrampicata più conosciute e visitate della Sicilia, utilizzata dalle scuole di free climbing di livello internazionale.

Se possibile (eremita Ismaele permettendo) visiteremo la torre Semaforo impreziosita da mosaici realizzati artigianalmente dall’eremita che la abita.

Quindi dopo la colazione al sacco scenderemo per l’altro sentiero, detto del Semaforo, molto più agevole che costeggia il Pizzo di Sella, il rilievo più alto del complesso montuoso raggiungendo la quota di 561 m.

Ci troveremo quindi a Mondello ove dalla strada asfaltata di Via Tolomea raggiungeremo i mezzi.

Si rientra a Palermo intorno alle ore 17 circa

Organizzato da: Wwf Sicilia Nord Occidentale 

 

Riepilogo:

Escursione di Domenica 24 Novembre 2019
Riserva Naturale Orientata Capo Gallo (541 m, Semaforo)

Referente escursione: Salvatore Incrapera (339 795 4278)
Riferimento per gli appuntamenti: Pietro Ciulla (338 186 4718)

Difficoltà: media. ATTENZIONE percorso in discesa ciottoloso e ripido. Assolutamente obbligatori scarponcini da trekking, chi non li indossa non può partecipare.

Lunghezza del percorso: 8 Km circa (compresi tratti urbani dal parcheggio a inizio sentiero)

Tipo di suolo:  sentieri forestali, stradelle sterrate e brevi tratti di terreno naturale

Tempo di percorrenza: 6 ore circa tra cammino e soste

Dislivello: si parte da quota 60 m e si arriva a quota 540 m circa

Appuntamento: Parcheggio Giotto, lato via Giotto, Palermo ore 8.45 partenza ore 9.00. NON NECESSITA PRENOTAZIONE. PARTECIPA CHI SI PRESENTA ALL’APPUNTAMENTO.

Mezzi: per il raggiungimento del punto d’inizio dell’escursione useremo le auto private, le spese di viaggio verranno condivise fra gli occupanti di ogni singola auto (percorso auto a/r circa 15 km circa)

Spese di viaggio: Le spese di viaggio verranno condivise fra gli occupanti di ogni singola auto (5 euro circa ad auto)

Colazione:  Al sacco, a carico di ogni partecipante (non dimenticare la provvista d’acqua)

Attrezzatura e Abbigliamento: kWay o Poncho – Abbigliamento adatto alla stagione. Sono necessari scarponi da escursionismo senza i quali non si potrà partecipare all’escursione. Portare anche scarpe di ricambio per poterle indossare a fine escursione ed evitare così di sporcare l’auto nella quale si è ospiti. Consigliati bastoncini da trekking. Non è un percorso idoneo a bambini inferiori a 14 anni.

Accesso alla riserva NON consentito ad animali domestici (RNO)

Contributo: Non Soci 5 Euro – Soci 3 Euro. Il contributo comprende l’assicurazione contro infortuni.

 

Sulla Via della Pace del Carso – 5a tappa

Società Alpina delle Giulie e Associazione XXX Ottobre propongono un’escursione sulla Via della Pace del Carso, lungo un percorso sentieristico che si snoda tra postazioni militari, cimiteri e monumenti sul fronte carsico della Grande Guerra, tra l’altopiano di Doberdò e Trieste.

In questa domenica si percorrerà la quinta ed ultima tappa dell’itinerario, che segue il ciglione carsico da Sistiana alla Sella di Opicina.

L’Alta Via della Pace del Carso va infatti a completare quell’ideale percorso che dal passo dello Stelvio giunge all’Adriatico (600 km ca) e che era il fronte italo-austriaco fino all’ottobre 1917.

Trieste era un obiettivo da difendere o conquistare a tutti i costi. Questo ha comportato una serie di battaglie, quelle dell’Isonzo, sempre più massicce e cruente, con l’impiego di centinaia di migliaia di uomini e armi di tutti i calibri, gas asfissianti compresi. Quello che rimane ai giorni nostri sono resti di trincee, fortificazioni, monumenti e tanti cimiteri.

Partenza 7.50 e rientro a Trieste verso le 17.30

Coordinamento: ONC Umberto Pellarini Cosoli

SULLA VIA DELLA PACE DEL CARSO – 5a tappa

Sistiana – Borgo San Mauro (106 m), Torre Piezometrica (107 m), Monte Berciza (197 m), Monte Babiza (219 m), Monte San Primo (278 m), Prosecco (249 m), Monte Grisa (332 m), Sella di Opicina (343 m)

Difficoltà: Escursionistico (E)
Dislivello: +/- 500 m
Sviluppo: 16,5 km
Cartografia: Carta Tabacco 047 Carso Triestino Goriziano scala 1:25.000

escursione realizzata con mezzi pubblici, si prega di acquistare in anticipo i biglietti per l’autobus (anche per il rientro) e munirsi di una lampada portatile o luce frontale (tramonto alle 16.45 !)

Scarica il programma!

Quota: soci € 4,00 – addizionale non soci € 9,00

Comprendente, per i non soci, anche assicurazione e soccorso alpino

Il programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore, attuato secondo il regolamento delle escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.

Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.

Sulla Terrazza dei monti Lepini, la Croce di Capreo

I Monti Lepini sono un vero gioiello della natura del Lazio. Pur non essendo parco naturale, il progressivo spopolamento dell’area ha reso questa zona particolarmente selvaggia.

Le splendide faggete si alternano a paesaggi rocciosi e brulli in prossimità delle vette. La vicinanza con il mare (spesso visibile dalle stupende terrazze panoramiche naturali) ha mitigato il clima, dando vita ad un eccezionale connubio tra vegetazione montana e mediterranea. Tantissime le specie vegetali endemiche (come le numerose orchidee selvatiche). In questo tripudio di vita e di colori, la presenza della fauna è assolutamente di primordine, dagli animali più comuni (tasso, volpe, istrice, faina) a presenze ben più rare, come l’ormai storica presenza del lupo, e la Rosalia Alpina, raro insetto dai colori sgargianti che qui trova il suo habitat ideale.

Il tutto mentre nel cielo disegnano meravigliose traiettorie alcuni dei rapaci più interessanti del Lazio intero (poiane, falchi). La vicinanza con Roma ha garantito ai Lepini un’antichissima frequentazione ed una continuità abitativa che ha permesso stratificazioni di millenni sia nei centri urbani, sia in luoghi remoti e poco accessibili. Ovunque su questi monti si respira storia e natura. Tradizioni ancestrali e paesaggi mozzafiato ne fanno il luogo ideale per affascinanti escursioni.

Suggestiva escursione che ci porta su uno dei punti più panoramici dei Monti Lepini. Faggete intatte e lussureggianti, inghiottitoi profondi centinaia di metri che ci parlano del fenomeno del carsismo, tipico di queste montagne. Infine una enorme croce in metallo ci racconta l’amore di diversi Santi Padri per queste terre. Il panorama da qui abbraccia tutta la valle sottostante, inanellate da verdi cime. Cammineremo all’interno di una delle aree più affascinanti e ricche di biodiversità del Lazio, ricca di endemismi e culla di una natura prorompente e di brulle creste.