Stato: Completata

La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono la salita da Villa Santina lungo la via ferrata “La farina del diavolo” e l’altipiano di Lauco

Narra la leggenda che “In un mulino posto sul ciglio del rio Radime, ad una mugnaia molto tirchia che macinava il grano, un poverello chiese un pugno di farina. Alla richiesta la mugnaia rispose “Se cheste farine a è mee, che il gjaul me la puarti vie” (Se questa farina è mia, che il diavolo me la porti via).
In men che non si dica, proprio per intervento del diavolo, la farina fu scagliata dal roccione da cui si getta la cascata, conferendole quel caratteristico colore biancastro, dovuto in realtà ad una millenaria erosione.”
(dal sito del comune di Villa Santina).

Tempi: 3 ore per la ferrata, 1 ora per il rientro diretto
Anello delle Colline: tempi in relazione alla lunghezza del giro, che può esser modulato e ridotto in funzione del meteo e dei tempi a disposizione.
Tempi: 2/3 ore

Difficoltà: Escursionisti Esperti Attrezzato(EEA)
Sviluppo: 4,5 km
Dislivello: +/- 230 m
Cartografia: Tabacco 02 – 1:25000

info e programma https://bit.ly/sagCEfarinaDiavolo20

Quota: soci € 22,00 – addizionale non soci € 9,00
Comprendente trasporto in bus e, per i non soci, anche assicurazione e soccorso

Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.

Sui boschi dove la presenza di Francesco è facilmente percepibile in ogni dove, sta arrivando l’autunno che porta con se una meravigliosa mutazione di colori. Le faggete si dipingono di tonalità calde ed i sentieri si vellutano di foglie caduche, regalando al santuario della Verna una cornice che ne esalta la sacralità.
Una passeggiata che lambirà diversi punti della montagna con alcune finestre panoramiche che schiudono sguardi lontani fino ai due appennini della Toscana, per concludere con una visita al santuario delle stigmate.
Lunghezza 12 km 700 m dislivello positivo
Difficoltà media
Obbligatorie scarpe da trekking, abbigliamento adatto al clima di stagione, mantellina antipioggia, zainetto con pranzo al sacco e scorta di acqua di almeno 1,5 litri. Consigliati: frutta secca, bacchette da trekking, cambio completo da lasciare in auto.
Ritrovo ore 9,30 a Chiusi della Verna (il punto esatto verrà comunicato ad iscrizione avvenuta)
Quota di partecipazione 15€ a persona comprensive del servizio di Guida Ambientale escursionistica certificata dalla Regione Toscana ai sensi della LR 86/2016 con relative coperture assicurative. Guida iscritta a LAGAP con tessera 092.
Iscrizione obbligatoria al link shorturl.at/mtHI8
Guida: Manuele 3397959208

Escursione alla scoperta della sorprendente Valle del Fiume, una delle più aeree più selvagge dei Monti Ernici, naturale porta d’ingresso all’ancor più selvaggia Valle dell’Inferno. Il nostro percorso inizia vicino all’ex Monastero di San Nicola a Civita, da dove scendiamo a fondovalle per poi salire costeggiando il torrente Fiume e tra paesaggi incantevoli, cascatelle naturali e ponti in legno – raggiungere il Ponte dei Santi. Da qui il sentiero si inoltra spettacolarmente tra le gole di un fiume, sovrastato da strapiombanti pareti di roccia in un ambiente estremamente insolito e suggestivo.
Durante il percorso, ci troveremo più di una volta ad attraversare il torrente, passando sui massi con un po’ di equilibrio, oppure immergendo leggermente i piedi nei punti in cui l’acqua bassa lo consente.
Dopo essere passati accanto a un caratteristico arco naturale, il sentiero corre, nei pressi di una presa d’acqua, su una serie di muretti di contenimento superati i quali la valle inizia di nuovo ad allargarsi. Si entra così via via nella Valle del Fiume e si raggiunge la sorgente di Capofiume, ed è veramente impressionante vedere dell’acqua fuoriuscire “miracolosamente” dalle fessure nel terreno.
Il ritorno attraverso comoda sterrata ci regala una magnifica vista dall’alto su tutto il vallone, sulle pareti rocciose del Monte Rotonaria e sulla Certosa di Trisulti.

per info 3338258501

Con il suo profilo aguzzo e roccioso, simile a un dito (da cui il nome), il Pizzo Deta (2041 m) è una delle vette più affascinanti dei Monti Ernici, terre di lupi, aquile e orsi nell’Appennino Centrale, al confine tra il Lazio e l’Abruzzo.
La nostra escursione parte da Prato di Campoli per attraversare la faggeta che ricopre le pendici dei monti. Una salita a tratti ripida ci condurrà sulle praterie sommitali e da qui, lungo il sentiero di cresta, raggiungeremo la meta. La fatica verrà ampiamente ricompensata dalla bellezza del paesaggio e dai panorami che, nelle giornate più limpide, si aprono chiaramente su tutte le maggiori cime dell´Appennino fino al Mar Tirreno e alle isole Ponziane.

per info 3338258501