Rifugio - Casera Cason di Lanza [1550m]

Il complesso malghivo di cui fa parte il rifugio è ubicato in corrispondenza del Passo del Cason di Lanza

Servizi
Riscaldamento
Wc
Acqua fredda
Acqua calda
Presenza di docce
Presenza luce elettrica
Ristorante
Accesso: Paularo o Pontebba
Località di partenza: Paularo o Pontebba Quota di partenza: Dislivello: Tempo di percorrenza: Difficoltà: Accesso meccanizzato[AMM]

Rotabile asfaltata da Paularo (14 km); rotabile con tratti a fondo naturale da Pontebba (14 km)

Traversate

Al bivacco Bivacco Lomasti Ernesto (sentiero CAI 439; E; ore 2).

Ascensioni

Alla Creta di Aip 2279 m per la via normale.
Dal rifugio seguendo una strada trattorabile (scorciatoia al primo tortante) si raggiunge la Casera Val Dolce e si prosegue in direzione della sella posta a N del Monte di Val Dolce. Poco prima di raggiungere tale sella si lascia la strada e si prende a sinistra una ripida traccia segnalata (segnavia 439) che porta sulla dorsale che separa la conca di Casera Val Dolce dalla Valle di Aip e prosegue poi fino a incrociare il sentiero con segnavia 403 che costeggia la bese della parete S della Creta di Aip. Seguendo verso destra tale sentiero si raggiunge in breve l’attacco della via normale. Per detriti si raggiunge la base delle rocce, si sale dapprima verso destra poi decisamente a sinistra al di sopra di una fascia di rocce giallognole. Superato un caminetto si raggiunge una cengia e da qui per roccette si perviene all’ampio piano inclinato sommitale. Seguendo la traccia segnalata che si snoda fra le placche rocciose si raggiunge la vetta (difficoltà I; 2 ore e 30 minuti).
Al M. Zermula 2198 m per la via ferrata (difficoltà I; ore 2.30).
Dal Passo del Cason di Lanza 1552 m si segue un sentiero segnalato che sale dapprima in direzione S nel bosco di abeti e larici e prosegue poi quasi in piano in direzione W fino alla base dello sperone N della cima orientale del Monte Zermula. Oltre la base dello sperone la traccia riprende a salire sulla sinistra di un ampio circo detritico e conduce all’attacco della ferrata, posto sulla destra e leggermente in basso rispetto al culmine dei detriti Si sale un diedro canale di roccia solida alto una trentina di metri, poi si scende leggermente verso sinistra e si riprende a salire per rocce inclinate. Verso sinistra ci si porta alla base di un marcato diedro e si salgono le placche incise da profonde rigole sulla sinistra di questo fino a una cengia detritica. Si traversa quindi a sinistra per cenge e terrazze detritiche e si riprende poi a salire, in obliquo a sinistra, per placche inclinate alternate a terrazze detritiche. Un diedro canale conduce a un terrazzo ghiaioso dove è posto il libro della via. Superando un ultimo salto di placche, inciso da un diedro-canale, si raggiunge la cresta E del M. Zermùla a quota 2100 m circa. Si prosegue sul versante S, nei pressi della cresta, per un sentiero di guerra (resti di fortificazioni) che porta in breve a raccordarsi con il sentiero della via normale a breve distanza dalla vetta del Monte Zermùla 2143 m (0.15).

Cartografia

Tabacco 09 «Alpi Carniche Carnia Centrale» 1:25.000

Non sono presenti Escursioni attive.
Nessun Corso presente
Nessun post presente
Nessun Accompagnatore presente.