Parco delle Mura, Genova: un corridoio ecologico

Sono giorni che vado e torno dal Parco delle Mura, anfiteatro naturale alle spalle di Genova, al centro delle due valli dominanti chiamate Val Polcevera e Val Bisagno.

Il parco è dal 2008 area naturale protetta di interesse locale, e custodisce centinaia di specie vegetali inserite in un ecosistema integrato bosco-prateria-macchia mediterranea, oltre che a ospitare la sua fauna locale composta per lo più da mammiferi, lepidotteri e rapaci.

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Che cosa si intende per area protetta?

Il termine “area protetta” ha assunto nel corso degli anni un significato sempre più vasto, infatti, alla definizione iniziale che indicava un luogo che veniva tutelato e protetto per conservare il proprio patrimonio naturale, oggi si aggiunge la consapevolezza che le aree protette devono essere veri e propri laboratori di sostenibilità.

In tal senso compito importante degli enti che gestiscono le aree protette è quello di assicurare al territorio uno sviluppo sostenibile, ovvero di riuscire a rendere compatibili le azioni di sviluppo economico (commercio, attività produttive e turismo) con la tutela del paesaggio, l’uso sostenibile delle risorse naturali e la conservazione della biodiversità. ( WWF )

Come informarsi sui parchi in Italia e nel mondo?

Rete Natura 2000

Nel 1992 l’Unione Europea ha avviato la costituzione di una rete continentale di siti di interesse comunitario, per la protezione e la conservazione di habitat e specie animali e vegetali, identificati come prioritari dai singoli Stati membri nel quadro della Direttiva Habitat e della Direttiva Uccelli (le specie di interesse comunitario sono quelle in pericolo di estinzione, rare o endemiche, cioè tipiche di un territorio, mentre gli habitat di interesse comunitario sono quelli che rischiano di scomparire, hanno un’area di distribuzione ridotta o sono esempi di tipicità).

 

Federparchi

La Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali (Federparchi) è un Ente non commerciale associativo culturale e di promozione costituito per rappresentare gli enti gestori delle aree naturali protette italiane.

La Federparchi rappresenta quindi le aree naturali protette italiane aderenti – ad oggi oltre 300, gestite da 140 soggetti: parchi nazionali, parchi regionali, riserve terrestri e marine, oasi faunistiche, etc. – delle quali coordina programmi, progetti, iniziative, indirizzi gestionali. Della Federazione fanno parte anche associazioni ambientaliste (WWF, Legambiente, CTS, LIPU, Italia Nostra) e amministrazioni pubbliche territoriali che gestiscono aree naturali protette (regioni, province, comunità montane).

 

Continua il racconto

Porto con me poco, l’indispensabile per appoggiarmi leggero ai sentieri di costa e mezza costa, e proprio oggi mentre osservavo con il mio binocolo una poiana di ronda ho incontrato Alessandro, un giovane a me familiare.

Lo avevo notato qualche giorno prima ristorarsi all’interno del Forte Fratello Minore, e salutandoci abbiamo detto: “Il parco è una realtà culturale, un corridoio non solo di ecologia e biodiversità, ma un punto di incontro della diversità: è un luogo di tutela e mantenimento.”

Nel caso del Parco delle Mura siamo di fronte ad un binomio di notevole importanza.

Qui, oltre al patrimonio vegetale, vengono custoditi manufatti storici, tecnici e di natura architettonica relativi alle fortificazioni e cinte murarie che la Repubblica di Genova eresse per mantenersi protetta.

Non è semplice separare questi due aspetti del parco, per coglierne il potenziale e rimetterli assieme nel loro delicato equilibrio. Cultura e natura vivono da sempre lo stesso mondo.

Ci si può rendere conto di come le nostre necessità di costruzione, manipolazione e alterazione abbiano trovato ospitalità nel territorio, creando un paesaggio armonico, sostenibile e ancora oggi fruibile.

Oggi non sembra che le nostre opere di costruzione tutelino il territorio, ma che ne diminuiscano la resilienza riducendo sempre più la capacità di carico dell’ambiente.

Sono sbalordito!

Il parco è splendido e vario. Da qui vedo i monti e sento la brezza alpina, l’aria mi sala e fa venire voglia di scendere al mare, per le creuze, per botteghe, ciottoli, mormorii e panni stesi.