L’antico culto della Dea Vacuna nel bosco magico, il borgo terrazza della Sabina, un suggestivo borgo medievale dimenticato alla scoperta della città fantasma ed i ruderi della fortezza di Rocchettine.
A spasso in un angolo incantevole della Sabina con una bellissima e facile escursione adatta a tutti. Saliremo nel primo tratto fino al bosco magico della Dea Vacuna, “Il Pago” dove troveremo il percorso artistico di Andrea Gandini, in un luogo che era considerato il tempio naturale dell’antichità divinità del Popolo dei Sabini. L’artista ha riciclato gli alberi di pino tagliati dal Comune in un intervento di bonifica per recuperare parte del bosco Pago, ed ha realizzato nove opere e installazioni ambientali permanenti per ridare dignità al luogo, attraverso le quali ripercorre con l’immaginario del XXI secolo l’antico culto della Dea.
Visiteremo il piccolo borgo storico e solitario di Vacone, che oggi conta poco più di 250 abitanti, in cui regna il silenzio e la tranquillità, accompagnate da una vista mozzafiato, tanto che appena superata la porta del paese vi troverete davanti alla cosiddetta “terrazza della Sabina”. Da questa balconata si gode di un panorama che sembra quasi non avere confini e che abbraccia la pianura laziale, il Soratte, i Monti Cimini e, nelle giornate dal cielo terso, anche la città di Roma. Sosteremo per pranzo nei pressi del castello di Vacone che potremo visitare solo dall’esterno ma sarà cmq possibile vedere la chioma di un leccio plurisecolare, uno degli alberi monumentali della zona.
A seguire scenderemo fino ad arrivare al fiume prima di risalire per visitare i ruderi della fortezza di Rocchettine. Fortezze gemelle con due destini diversi. Rocchette e Rocchettine furono edificate a partire dal XIII secolo per controllare la strada che congiungeva Rieti con la valle del Fiume Tevere. Oggi Rocchette è un centro abitato, Rocchettine, al contrario è un borgo fantasma con una fortezza suggestiva ed imponente dal fascino magnetico.