Dal centro di Giano Vetusto ci incammineremo su un percorso molto particolare e suggestivo. Dalla chiesetta dedicata a san Filippo, da poco restaurata, costeggeremo i rilievi che stanno a guardia dell’abitato per arrivare poi al piccolo borgo abbandonato di Rocciano, luogo evocativo e legato a doppio filo con l’attuale centro abitato di Giano: entrambi posseggono, nei loro nomi, quello che era l’antico dio della Soglia, il dio Giano. Il borgo abbandonato possiede una fortissima carica emozionale, palpabile sin dai suoi vicoli… sembrerebbe proprio di essere trasportati indietro nel tempo, in quei secoli in cui Rocciano era abitato e brulicante di vita operosa.
Dopo una breve pausa, riprenderemo il percorso per iniziare poi la nostra lenta ma progressiva salita a spirale verso monte “La Costa”. Il paesaggio che ci circonderà, cambierà ad ogni passo: vegetazione rada e terreno sassoso faranno spazio in breve tempo a un fitto bosco misto. Il momento, forse, più emozionante si avrà una volta giunti sulla terrazza naturale fra monte La Costa e monte di Giano…