L’altopiano di Colfiorito è da sempre un punto strategico sia nella viabilità tra Adriatico e Tirreno che per i collegamenti fra nord e sud. In passato la strada scendeva verso est per la Valle di sant’Angelo uscendo a Pieve Torina. Qui si trova l’Eremo di sant’Angelo in Prefoglio, costruito a chiusura di un ambiente ipogeo profondo sui 35 metri. Il santuario, come molti altri della zona e di gran parte dell’Appennino, è intitolato all’arcangelo Michele, di cui è presente una statua. Al luogo sono legate leggende che attribuiscono “proprietà curative” all’acqua che trafila dalle rocce della caverna e alle colonne in marmo che si raccordano alla volta su cui è salutare strofinarsi contro i dolori di ossa o i reumatismi.

Pieve Torina si collega a Colfiorito tramite la valle di sant’Angelo che anticamente era la principale via di transito e risalendola si incontra la piccola frazione di Fiume dove si trova uno dei 5 antichi mulini ad acqua medievali del Comune. La posizione sull’incontaminato torrente e il toponimo in tema sono gli “ingredienti” perfetti per farne la sede della Sagra del Gambero di Fiume, il prelibato crostaceo di acqua dolce che sceglie le acque più pure ed ossigenate per vivere. I pochissimi residenti insieme ad alcuni affezionati villeggianti la organizzano tradizionalmente a settembre in occasione della festa della Madonna di Profoglio proponendolo in varie versioni come la “salsa verde” insieme a piatti tipici locali.