Dall’Acquedotto del Nottolini a Sant’Andrea di Compito – Monte Pisano

Questo itinerario, che ci permetterà di raggiungere Sant’Andrea di Compito parte dall’ottocentesco Acquedotto del Nottolini alle pendici dei Monti di Vorno.
L’acquedotto rappresenta una grandiosa opera monumentale progettata per portare entro le mura di Lucca, mediante due percorsi separati, acqua di maggiore e minore qualità. L’acqua di maggiore qualità proveniva dalle polle mentre l’altra dalla Serra Vespaiata (costruzione che riuniva le acque del Rio San Quirico e del Rio di Valle).
Il luogo dove si trova la Serra Vespaiata viene chiamato “Alle parole d’oro” perché la gente del posto aveva scambiato per oro le lettere d’ottone lucente che ricoprivano un’iscrizione scolpita sulla pietra di un piccolo ponte.

Attraversando quest’area ci porteremo, inoltrandoci nel bosco, fino a S. Giusto di Compito per poi raggiungere, su di un breve tratto di strada asfaltata il Borgo delle Camelie. I piccoli cortili, gli antichi portali, il verde tra le case, le ville, gli alberi di camelia: questi, e molti altri, sono i motivi per scoprire Sant’Andrea di Compito.

Alcuni tornanti conducono fra le terrazze di olivi e una antica torre si staglia alta fra monti e cielo. Una torre misteriosa. Dalla sua sommità sporge un cestello di ferro battuto. Ne pendevano, si dice, le teste dei condannati. Il mistero della torre persiste tutt’oggi. I più sostengono che si tratta di una torre di segnalazione fatta costruire dal terribile Castruccio Castracani, signore di Lucca agli inizi del secolo XIV. La chiesa del paese sorge su un alto sperone, semplice ed imponente. Sotto di essa, al lato del campanile, una fitta siepe di centenarie camelie fa da cornice alla coltivazione di Camellia sinensis L., la pianta del tè, creata da Guido Cattolica. Un esperimento questo che ha dato risultati molto incoraggianti portando il tè prodotto a S.Andrea di Compito a concorrere in degustazioni a carattere internazionale. Non tutto è rustico nel borgo. Alti muri un po’ sbrecciati racchiudono antiche ville nobiliari: Villa Borrini e più decentrate, la Pieve, Villa Giovannetti, Villa Orsi, Villa Di Vecchio. Tutte con una caratteristica comune: i secolari alberi di camelia!

Infine sulla strada per il Monte Serra, in un luogo molto suggestivo, visiteremo il Camellietum, parco naturale che raccoglie più di 700 esemplari diversi di camelie, nato dalla volontà di offrire ai visitatori un’occasione di conoscere questa pianta dal punto di vista botanico, della sua propagazione, della sua storia assicurando nel contempo la tutela e la conservazione nel tempo delle antiche cultivar impiantate.

Quota: 15,00 euro, bambini e ragazzi fino ai 16 anni 8,00 euro (comprendente accompagnamento con guida GAE)
Prenotazione obbligatoria: http://www.vadoevedo.it/calendario/01022015

Informazioni tecniche
Dislivello Salita 300 metri
Abbigliamento Consigliamo di indossare scarponi o scarponcelli da montagna e abbigliamento da escursionismo. In un unico zainetto portare pranzo al sacco, uno snack, acqua. Utili i bastoncini da trekking.
Durante questa escursione potrai visitare

Parchi

Organizzata da
Professionale

Michele Colombini

  • Guida Ambientale Escursionistica
Info
Data Inizio 1 Febbraio 2015
Luogo San Quirico
Orario 9:30 - 13:30
Costo 15.00